Chiunque gestisca un servizio digitale in cloud pubblico o ibrido ha certamente famigliarità con il concetto di SLA (Service Level Agreement). Lo SLA è un vero e proprio obbligo contrattuale attraverso cui si definiscono gli standard di servizio che il fornitore si impegna a garantire, come la qualità, la scalabilità e la disponibilità del servizio o percentuale di uptime. Ma come verificare l’effettivo rispetto degli SLA concordati?
I service provider monitorano abitualmente in run-time la qualità del servizio, per controllare la conformità con i livelli concordati nella SLA e gestire un’allocazione delle risorse funzionale al mantenimento della qualità del servizio. Tuttavia, anche l’utente dovrà vigilare sull’effettiva rispondenza del servizio con i parametri di SLA, nonché sull’effettiva funzionalità end to end del servizio digitale. Questo sia per poter far valere i suoi diritti contrattuali, sia per evitare che eventuali malfunzionamenti gli impediscano di mantenere a sua volta la qualità di servizio destinata ai propri clienti.
Generalmente i sistemi di cloud monitoring si basano su piattaforme di testing automatizzato, spesso gestite anch’esse in cloud, che permettono all’azienda che gestisce il servizio di controllarne l’intera funzionalità end to end e di verificare il corretto funzionamento di tutto l’insieme di microservizi coinvolti, siano essi in cloud o meno.
Abbiamo già accennato a quelle che sono alcune delle caratteristiche fondamentali di un sistema di cloud monitoring, ma un ulteriore requisito indispensabile alla sua reale efficacia è quello della corretta identificazione del controllore.
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Una tematica ben nota nel mondo della sicurezza è infatti lo stretto legame tra efficacia del monitoraggio e grado di disgiunzione tra sistema osservato e sistema osservante. Più i due sistemi sono indipendenti, più le misure di monitoraggio saranno in grado di garantire la sicurezza. Questo a maggior ragione nel mondo cloud.
Volendo schematizzare ci troviamo ad avere tre situazioni possibili:
Nel contesto della tenuta in opera dei servizi digitali in cloud da lei creati, Bottega52 gestisce una costante attività di cloud monitoring caratterizzata dalla completa decorrelazione tra sistema monitorato e monitorante, per la massima quality of service.
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