La trasformazione digitale del mercato impone lo sviluppo e l’adozione di software di alta qualità, competitivo e affidabile. La centralità degli asset digitali richiede che il software sia progettato intorno al modello di business che deve sostenere: una scommessa sul futuro dell’impresa, una rivoluzione culturale all’interno delle aziende.
Se il software passa da sostegno per le attività aziendali a fulcro delle stesse, le decisioni che lo riguardano si fanno più che mai strategiche. Non si tratta più di acquistare una soluzione già pronta o formare team abbastanza grandi per risolvere una serie di richieste funzionali. Bisogna guardare al futuro mettendo a fuoco il lavoro e i rischi.
Inoltre va considerato il cosiddetto time to market: il mercato impone velocità di realizzazione e aggiornamento costante, che sia per mantenere il vantaggio competitivo o per tenere il passo delle nuove tecnologie. Una vera e propria rivoluzione culturale per le imprese, in ogni ambito (scarica il White Paper sulla rivoluzione digitale).
Il debito tecnologico
Il debito tecnologico (o debito tecnico) è un concetto che associa lo sviluppo del software al debito finanziario: nel momento in cui un team decida di sviluppare un sistema preferendo la rapidità alla correttezza del codice, accumulerà del lavoro nel futuro per la correzione di quanto fatto di fretta, un debito da dover colmare.
Mettendo in correlazione questo concetto con lo scenario di vincoli e necessità descritto in precedenza, si può avere una prima misura di quanto sia importante conoscere e controllare il debito legato allo sviluppo di un sistema aziendale. Ogni scelta presa a freddo in fase di progettazione o a caldo, per correggere, durante lo sviluppo influirà sulla quantità di debito che un progetto porta con sé.
Un esempio pratico
Andando un po’ più nel dettaglio: ricevuta una scadenza per la consegna di un sistema sarà d’obbligo definire come e quanto delle specifiche richieste è possibile consegnare nel tempo assegnato. In una condizione di risorse finite, diminuire il tempo dedicato a ogni singola funzionalità permette di consegnare un sistema con maggiori funzionalità. Tuttavia comprimere il tempo dedicato alle attività di sviluppo si traduce quasi sempre in codice di bassa qualità, ovvero in debito. Andrà quindi considerato un periodo di manutenzione successivo al momento di rilascio definito.
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Manutenzione e codice ‘pulito’
La manutenzione, nel migliore dei casi, consisterà nell’intervenire nuovamente sul codice scritto per portarlo a una qualità accettabile. I sistemi aziendali devono rispondere a criteri di affidabilità e sicurezza per costruzione, e, allo stesso tempo, devono garantire rapidità per le successive evoluzioni. Un software aziendale moderno deve essere in grado di difendere il vantaggio competitivo dell’impresa, ciò si traduce in un lavoro di aggiornamento e miglioramento secondo le strategie di innovazione continua. Con un codice che non sia pulito e dei sistemi che non siano progettati adeguatamente, ogni intervento successivo aumenterà il disordine interno al sistema e farà crescere vertiginosamente il debito tecnologico (che andrà ad aggiungersi se non a moltiplicare quello già presente).
Contenere il debito tecnologico
Se si decide di accettare una certa quantità (meno è, meglio è!) di debito a favore della rapidità di consegna, non si può prescindere da un’attenta valutazione di quali componenti del progetto possano prendersi carico di questo debito, e di quanta manutenzione dovrà poi essere realizzata. Si tratta appunto di una scommessa che un’azienda o un team fa sul suo futuro, con tutti i rischi che ciò comporta e la necessità di figure specializzate ed esperte.
Bottega52 traccia, analizza, individua e gestisce il debito tecnologico. Si definiscono così metodi di sviluppo del software che garantiscano la massima qualità e siano personalizzati sulle esigenze del cliente. La trasformazione digitale in atto va affrontata con un approccio culturale di collaborazione e innovazione condivisa con i clienti e i partner: Bottega52 fornisce know-how dalla progettazione al ciclo di vita del prodotto, e organizza corsi di formazione specializzati.
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