Il cloud, nelle sue diverse declinazioni, ha rapidamente raggiunto un posto di rilievo tra le soluzioni tecnologiche di riferimento per lo sviluppo efficace ed efficiente dei servizi digitali. Questo in virtù di numerosi vantaggi, come quelli legati a scalabilità e agilità. Tuttavia, ricorrere ad un software in cloud implica anche la necessità di qualche accortezza extra per sincerarsi del suo reale funzionamento.
Funzionamento di un applicativo in cloud: quali rischi?
Crash dei server, disconnessioni involontarie, sovraccarico della rete e non solo: gli eventi che possono influire negativamente sull’operatività sono diversi. Inoltre, la “lontananza” data dalla virtualizzazione rende a volte più blanda l’attenzione dei dipartimenti IT sul controllo di questi processi. Per questo, è fondamentale strutturare un’adeguata policy di monitoraggio applicativo in tempo reale che permetta di rilevare i malfunzionamenti e tenere sotto controllo le prestazioni della rete, per permettere di intervenire prima che la situazione diventi critica.
Monitoraggio del software in cloud: in cosa consiste?
Il monitoraggio cloud prende in esame l’intero processo operativo e le procedure che permettono il funzionamento di per un servizio in cloud. Tipicamente, un tale prodotto presenta un numero piuttosto elevato di microservizi in correlazione tra loro e richiede il funzionamento combinato e sincrono di diversi elementi. Di conseguenza, anche il suo monitoraggio si concentrerà su diversi aspetti chiave:
- Monitoraggio delle macchine virtuali
- Monitoraggio delle risorse del database cloud
- Monitoraggio dell’archiviazione e dell’utilizzo delle risorse correlate
- Monitoraggio del traffico e dei processi
- Monitoraggio del network virtuale, funzionalità dei suoi componenti e prestazioni della rete
- Monitoraggio dell’applicazione
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Costanza e portata, due requisiti imprescindibili
Per essere svolto in modo efficace, questo monitoraggio deve poter trattare volumi di informazioni decisamente importanti ed essere svolto in modo costante e continuativo. Quest’ultimo aspetto è particolarmente rilevante, dato che non è mai possibile escludere la presenza di eventuali bug di sistema silenti, che potrebbero venire attivati in modo improvviso da eventi come nuovi rilasci o modifiche nelle configurazioni.
Esemplare a tal proposito quanto accaduto lo scorso 8 giugno, quando un problema alla rete CND Fastly ha portato al down di numerosi servizi in cloud anche molto noti (leggi qui il report ufficiale sull’evento). Il sistema di monitoraggio ha rapidamente permesso di scoprire il malfunzionamento, identificarne la causa e attivare le dovute procedure di troubleshooting.
Ovviamente non è possibile pensare di svolgere un simile monitoraggio senza ricorrere all’impiego di strumenti di automazione.
Monitoraggio “a colpo d’occhio”
Bottega52 provvede alla gestione completa di tutto quanto necessario alla corretta operatività del servizio in Cloud utilizzando gli opportuni sistemi di automazione. I risultati di questi test sono interpretabili in modo rapido e semplice grazie a dashboard che illustrano con una logica semaforica lo stato di operatività degli elementi chiave del servizio in cloud. Al contempo, un sistema di invio alert permette di avvisare il personale tecnico in modo precoce al verificarsi di un evento inatteso.
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