Per i prodotti fisici, soprattutto di matrice artigianale, l’idea del miglioramento continuo è parte naturale del percorso di sviluppo. Gli oggetti vengono costantemente affinati in base alle esperienza d’uso, che permettono di scoprire problemi e difetti o immaginare nuovi impieghi e caratteristiche. Questo processo è ciò che porta alla nascita di eccellenze uniche, capaci di mantenere un elevato valore nel tempo.
Dalla cascata al miglioramento a ciclo continuo
Tuttavia, questo processo è stato per lungo tempo totalmente estraneo al mondo dello sviluppo di prodotti digitali. Qui, a farla da padrone fino a non poi tanti anni fa era il cosiddetto “metodo cascata”, che vedeva i livelli decisionali immaginare il prodotto e le sue modalità di realizzazione e trasferire queste istruzioni ai livelli operativi in un processo unidirezionale – a cascata, appunto. Non era previsto alcuno spazio per feedback capaci di “risalire controcorrente” il flusso di informazioni.
L’affermarsi di approcci operativi di matrice Agile ha permesso di rivedere questa dinamica, valorizzando anche nello sviluppo dei prodotti digitali l’importanza del concetto di feedback e miglioramento continuo attraverso cicli di sviluppo incrementali continui.
Un processo in quattro fasi
Con un certo margine di banalizzazione, il concetto miglioramento continuo potrebbe venire descritto un po’ come un’attività di Product design ininterrotta, articolata in 4 macro fasi.
- Ascolto del mercato, tramite un’interazione (di diversa natura) con gli utenti target per approfondire i loro bisogni e desideri
- Definizione delle specifiche fondamentali del prodotto/servizio
- Progettazione del MVP del prodotto
- Test e conseguente raccolta di feedback per orientare lo sviluppo del prodotto reale
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Miglioramento continuo incrementale per prodotti già esistenti
Abbiamo già discusso dell’importanza di effettuare un’attività di Product design per cercare di ottenere da subito il product market fit. Eppure, benché basilare, questa attività non è sufficiente se svolta solo al momento del primo sviluppo di prodotto.
Ogni prodotto si inserisce infatti in un contesto di mercato dinamico ed è destinato a perdere rapidamente il suo valore se non è in grado di evolvere in modo adeguato. Ecco perché è fondamentale gestire la coda lunga del ciclo di vita di un software. Oltre a gestire in modo opportuno le operations, questo obiettivo richiede anche la consapevolezza dell’importanza delle attività di progettazione delle nuove release. Infatti, è dal momento del primo rilascio che il prodotto può iniziare ad evolvere e migliorare, passando di iterazione in iterazione.
L’idea di base è quella di permettere al prodotto digitale di intercettare in modo efficace le nuove esigenze del suo target di riferimento o esigenze (anche non nuove) di nicchie di utenza diverse dall’originaria. Perché questo sia possibile è fondamentale conoscere con precisione il target in questione, il contesto e le dinamiche d’uso. Come fare? Nuovamente, cercando di capire quale possa essere il product market fit per questo nuovo panorama di mercato. Ecco perché il ciclo ascoltare, definire, progettare, testare deve essere continuo.
Una questione di cultura
Le aziende -soprattutto quelle attive da tempo – che desiderano far proprio questo approccio di miglioramento continuo dovranno probabilmente affrontare un cambio culturale importante ed abituarsi all’idea che il prodotto non è né sviluppato una tantum, né frutto del genio di pochi. Avranno bisogno di far propri concetti come quelli di miglioramento incrementale, processi di sviluppo continuo e collaborazione con tutti gli stakeholder del progetto.
Bottega52 rappresenta un partner competente per affiancare le aziende in questo processo, grazie alla sua capacità di unire skill tecnici allo stato dell’arte e profonda padronanza dei concetti alla base dei processi di Product Design e miglioramento iterativo continuo del prodotto.
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